I componenti in poliuretano elastomerico sono impiegati in molti settori della meccanica industriale. L'uso più comune e noto per questo materiale è il rivestimento di rulli e ruote ma esso è idoneo a numerose altre applicazioni grazie alle sue particolari proprietà fisico-chimiche:
- Ampio range di durezze: da 10 Shore A a 85 Shore D (simile al nylon).
- Resistenza all’usura nel tempo: garantisce notevole risparmio in termini di ricambi e inattività di manodopera e macchinari, soprattutto se comparato a gomma, plastica o metallo.
- Ottimizzabile per resistere a: frizione, abrasione da scorrimento o impatto.
- Resistenza al carico: può essere composto per sopportare la deformazione dovuta ad alta pressione e compressione.
- Resistenza chimica: eccellente resistenza alla maggior parte degli oli e solventi alifatici e agli oli e grassi di origine animale e vegetale.
- Stabilità idrolitica: il poliuretano a base di polietere vanta una stabilità idrolitica maggiore degli altri poliuretani.
- Non assorbe acqua (tra lo 0,3% e l’1% del suo peso) ed è perciò idoneo per applicazioni che prevedono l’immersione.
- Leghe: colato in stampi si lega facilmente al metallo o altri materiali flessibili o rigidi. Tale sistema si impiega per ottenere leghe anche più forti dello stesso poliuretano.
- Proprietà elettriche: eccellente materiale isolante anche se suscettibile di essere formulato per trasmettere elettricità.
- Resistenza agli strappi: resistenza fino a circa 120 kN/m, ciò determina il diffuso impiego nella realizzazione di rotaie, rulli pressori, cinture, fodere, guarnizioni, paraurti e piastre di carico.
- Resistenza agli shock: mentre le comuni plastiche diventano fragili quando induriscono, il poliuretano mantiene la sua elasticità e forza in tutto il range di durezze.
- Elasticità controllata: il materiale non deve ammorbidire per divenire elastico ed è quindi eccellente per l’assorbimento di shock e vibrazioni.
- Resistenza a UV, ozono e clima: sostanzialmente inerte in presenza di ozono e ossigeno e più resistente ai raggi del sole e al clima della gomma naturale o sintetica.
- Coefficiente di frizione: formulabile per vari coefficienti di frizione che restano costanti nella mescola, cosa non possibile con altri elastomeri che nel tempo induriscono o ammorbidiscono.
- Resistenza alla temperatura: formulabile per resistere fino al 80°C., con picchi fino a 100°C.
